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Impostare i tuo obiettivi: gli ostacoli
Questa guida è rivolta a chi vuole un metodo semplice e conciso per definire i propri obiettivi. È una guida piena di informazione che va diritta al punto e rispetterà al massimo il tuo tempo. Buona lettura.
Se sei come la maggior parte delle persone quando definisci degli obiettivi sono vaghi e aperti ad interpretazioni.
Quando stiamo effettivamente progredendo verso i nostri obiettivi, ci sono dei meccanismi irrazionali che ci fanno abbandonare il processo.
Ci demoralizziamo abbandoniamo il tutto e aspettiamo un altro anno per quel “nuovo inizio”, solo per ripetere il tutto ancora una volta, o peggio, rinunciare del tutto all’idea di fissare degli obiettivi.
Il primo passo per uscire da questo ciclo infernale, è prendersi del tempo per riflettere sulle proprie emozioni ed esperienze passate riguardo alla definizione degli obiettivi.
Ecco tre mentalità in cui le persone si trovano quando sono pronte ad abbandonare i propri obiettivi
- Ti bruci in partenza. Inizialmente sei stra-motivato e dai il massimo bruciando tutto quello che hai, trovandoti pochi giorni dopo in esaurimento.
- Hai fatto la cosa che dovevi fare e non stai vedendo risultati
- Pensi di sapere quello che vuoi, ma non hai la più pallida idea di come arrivarci, quindi deleghi a tuo io-futuro l’arduo compito
Se ti dicessi che esiste un modo migliore per definire i tuoi obiettivi?
Nella sezione successiva troverai una struttura che passo dopo passo ti guida a definire in modo chiaro i tuoi obiettivi.
Definite i tuoi obiettivi: Il metodo
1. Cominciamo rispondendo “perché”.
Invece di andare direttamente al “cosa” e al “come” del processo di definizione degli obiettivi, risponderemo prima al “perché”.
- Perché gli obiettivi sono importanti per te quest’anno?
- Perché stai leggendo questa guida sulla definizione degli obiettivi?
Chiarire il nostro “perché” è fondamentale in quanto è una fonte di energia alla quale possiamo collegarci ogni volta che ci perdiamo nel lavoro quotidiano e nello stress.
Quindi, chiediti: che sia personalmente che professionalmente:
- Perché vuoi salire di livello quest’anno?
- Cos’è che ti impegni a creare nel mondo?
- Cosa ti fa alzare la mattina?
Se sei in grado di articolarlo in una dichiarazione tangibile, amplificherai la fonte di motivazione proveniente dal tuo perché più profondo.
✅ Task per te: Definisci il tuo perché i massimo una frase.
2. Pianificazione
Ora che siamo chiari su PERCHÉ vuoi COSA vuoi, possiamo procedere al cosa.
Prenditi un momento per pensare davvero profondamente.
Se vivessi il tuo “perché” giorno dopo giorno per 10 anni, in una realtà in cui fallire fosse impossibile:
- Cosa faresti?
- Come passeresti le tue giornate?
- Quali sarebbero i tuoi problemi?
Che il tuo obiettivo sia di diventare finanziariamente indipendente o voler rivoluzionare un settore con un prodotto o servizio, dovrai rispondere alle stesse domande.
Stiamo usando un periodo di 10 anni perché con così tanto tempo, abbiamo il permesso di pensare IN GRANDE.
Ora che abbiamo il piano sui 10 anni, dobbiamo zoomare fino ai primi 90 giorni.
Incomincia a definire cosa fare in questi 90 giorni.
Lo scopo di questo esercizio è quello di prendere uno dei nostri obiettivi di vita e ridimensionarlo in modo da trasformarlo in passi attuabili che puoi intraprendere nei prossimi 90 giorni.
Suggerimento: assicurati che i tuoi obiettivi siano SMART: specifici, misurabili, attuabili (sotto il tuo controllo), reali (basati sulla realtà) e con una scadenza.
Esempio di pianificazione trimestrale:
Obiettivo di 10 anni: creare una società di consulenza che aiuti migliaia di persone all’anno a migliorare la propria vita
Obiettivo a 5 anni: 1000 persone che stanno facendo il percorso
Obiettivo di 1 anno: Mettere nel mercato il percorso di crescita
Obiettivi di 90 giorni:
- Creare l’infrastruttura
- Definizione del percorso
- Definire la strategia di lancio
3. Vivi il tuo obiettivo
La maggior parte delle persone crede che solo una volta che hanno “quel-qualcosa” (ad esempio, una promozione o più risorse finanziarie) saranno persone più felici e realizzate.
In generale, questo non funziona perché il sistema di felicità si basa su misure esterne.
Per raggiungere i nostri obiettivi, dobbiamo ESSERE il tipo di persona che è in grado di raggiungere quei risultati.
Ad esempio, uno scrittore potrebbe riflettere e chiedersi:
“Che tipo di persona sarebbe quella che è in grado di vendere con successo la sua sceneggiatura?”
Alcuni tratti che vengono in mente potrebbero essere:
- qualcuno che è creativo;
- Pieno di risorse;
- Persistente ed emotivamente resiliente di fronte a critiche inutili.
Una volta che quella persona ha in mente questa figura può iniziare a chiedersi: “Che tipo di cose farebbe costantemente uno sceneggiatore di successo?”
Uno sceneggiatore di successo potrebbe dedicare del tempo ogni mattina a lavorare sul suo mestiere prima che su altre task di clienti esterni. (articoli etc.)
Qualunque siano i tuoi obiettivi, poniti queste domande e sarai in una mentalità ottimale per lavorare verso i tuoi obiettivi.
“Sei quello che fai ripetutamente, quindi, il successo non è un atto di eccellenza … È un’abitudine”
– Aristotele
✅ Task per te : Visualizza il tipo di persona che ha già raggiunto il tuo obiettivo. Annota tutti i tratti o le caratteristiche che ti vengono in mente. Successivamente, fai un brainstorming sui tipi di abitudini e azioni che dovrebbe intraprendere per raggiungere i tuoi obiettivi.
4. Acquisisci informazioni
Una mancanza di chiarezza significa semplicemente che dobbiamo dedicare un po’ più di tempo ad esplorare e capire cosa ci riserva il percorso.
Immergiti nelle informazioni disponibili.
Se abbiamo bisogno di acquisire una serie di abilità per raggiungere i nostri obiettivi (che, nella maggior parte dei casi, sarà un clamoroso sì ), un piano di crescita può significare:
- leggere i libri consigliati;
- iscriversi a podcast;
- iscriversi a corsi online,
- Etc.
Ci sono così tante informazioni là fuori in qualsiasi campo o nicchia che hai solo l’imbarazzo della scelta.
Il tuo lavoro è quello di scegliere quelle che sono di aiuto per te.
Potrebbe essere utile scegliere un mentore fisico dal quale farti consigliare.
Arruolare un mentore o un allenatore è una opzione altamente sottovalutata.
4. Diventa consapevole dei tuoi ostacoli.
Ogni volta che vogliamo cambiare, è inevitabile che ci sia un po ‘di resistenza.
Siamo umani.
Il cambiamento ci fa diventare irrequieti.
In ogni caso, aspettarsi una qualche forma di attrito ci renderà più pronti per affrontarlo con meno scoraggiamento.
Lo strumento più importante a tua disposizione quando affronti questi ostacoli è la consapevolezza del sé.
Come rimaniamo consapevoli di noi stessi?
Incuriosendoci e cercando di capire i nostri difetti.
Solo una volta che siamo in grado di riconoscere gli ostacoli, saremo in grado di superarli.
Quali sono le tipologie di ostacoli:
Tipo di ostacolo n. 1: convinzioni interne
La più complicata delle tue convinzioni interne è incorporata nel subconscio e spesso si maschera da ostacoli esterni.
Ad esempio, si potrebbe attribuire l’incapacità di scrivere a causa della mancanza di tempo.
Sebbene possa esserci un elemento di verità in questo, la maggior parte delle volte sono solo scuse per non agire.
Le credenze interne possono essere difficili da riconoscere all’inizio perché le nostre menti sono più prone a vederle come fatti che come convinzioni.
Per approfondire l’esempio della sceneggiatura, uno scrittore potrebbe pensare
“Scrivere sarà sempre difficile … Anche se riuscissi a finire una sceneggiatura, le possibilità che chiunque voglia trarne un vero film sono nulle … Tutto il tempo e lo sforzo per scrivere sarebbe un rifiuto.”
Quando queste convinzioni (inutili) si sovrappongono nel tempo, creano una fortezza di paura e resistenza.
La buona notizia è che questi sistemi di credenze possono essere distrutti
È un processo piuttosto semplice, ma che richiede pazienza e tempo.
Riconoscere una credenza negativa diminuisce il suo potere, allentando così la sua presa sulle nostre azioni successive.
Nel tempo, possiamo istallare credenze che ci supportano e ci danno la libertà di perseguire i nostri obiettivi.
Abituarsi a scrivere un diario o semplicemente essere consapevoli può essere una pratica trasformativa.
Tipo di ostacolo n. 2: blocchi esterni
I blocchi esterni sono blocchi che riguardano l’aspetto logistico del perseguimento dei nostri obiettivi.
Vogliamo fare A, B e C in modo tempestivo, ma abbiamo già impegni che occupano la maggior parte delle nostre giornate.
Di fronte a un ostacolo esterno, molti di noi archiviano nuovamente i propri obiettivi nella cartella “un giorno”.
Ma c’è SEMPRE la possibilità di aggirare questi blocchi.
È probabile che ci siano innumerevoli percorsi per ottenere ciò che vogliamo.
Se ciò significa ridimensionare i nostri progressi a un’attività giornaliera (o anche settimanale) che richiede solo una mezz’ora, è comunque un progresso significativo.
Il passo fondamentale è riconoscere che questi ostacoli sono blocchi, non vicoli ciechi.
Più entriamo nella pratica di pensare in questo modo, più naturalmente emergerà questa linea di pensiero flessibile.
✅. Task: dedica 15 minuti a scrivere un diario. Identifica quali sono le convinzioni. Dopo aver identificato una convinzione o un pensiero inutile, etichettalo come tale e riconosci che non è un fatto. Immagina di andare avanti in un mondo in cui quella convinzione non esiste. Fai un brainstorming sulle “piccole” azioni che puoi intraprendere per fare progressi (non importa quanto piccoli).
Definisci i tuoi obiettivi: conclusioni
Se completi quanto suggerito sei una delle poche persone che non definisce solo i propri obiettivi ma ha un piano completamente solido per raggiungerli con un sistema da rivedere secondo un processo di miglioramento continuo.
Congratulazioni per essere quel tipo di persona!
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